Fotografie in cenere

Lunedì 06 Novembre 2023

Non ho mai perso le foto che ho scattato e non sto per dirvi che le ho perse. Il problema è proprio questo. Qualcuno le stampa per avere maggior certezza di non cancellarle, poi però finiscono in un cassetto a prendere polvere.

Preso atto che si possano perdere anni di dati per un virus o uno sbalzo di tensione nel momento sbagliato, il mezzo digitale ha il grosso vantaggio di poter lasciar sfogliare tutto l’archivio fotografico in un click.

Lasciando perdere le foto personali insieme agli amici, dove di qualcuno hai perso le tracce e per altri purtroppo le tracce sono finite per sempre; parliamo soltanto delle foto scattate da fotografo e di come sono sbiadite negli anni le aspettative nei riguardi delle persone che abbiamo fotografato.

Tutti abbiamo avuto dei soggetti preferiti, che hanno collaborato con noi per mesi, o addirittura per anni. Li abbiamo letteralmente visti crescere. Però aprire quell’archivio fotografico è come tirarsi addosso una secchiata d'acqua gelida. Tutte le emozioni e le aspettative che ognuno di loro aveva vent’anni fa, celate dietro il personaggio di una foto cosplay, hanno lasciato il posto a una ben più grigia realtà. Ragazzini pronti a conquistare il mondo, guerrieri, eroi, gigolò, idols, maghette che oggi sono perlopiù impiegati o operai. Pronti a rinnegare tutti i loro sogni, le loro fotografie e a volte anche il fotografo.

Quella foto da cancellare perché “ora faccio l’insegnante e non voglio che vedano che facevo cosplay”, “perché il mio nuovo compagno/a è molto geloso” o semplicemente perché “faceva parte di una vita che non voglio più ricordare”.

Poi c’è chi semplicemente è sparito senza un arrivederci, chi ha scelto di farsi vedere solo a Lucca o a Milano e chi ti rivede per caso dopo molti anni trattandoti male senza che tu ne conosca il perchè. Allora guardi le vecchie foto dove si ride insieme dopo un set e non riesci proprio a capire che cosa manca nel mezzo, tutte quelle fotografie che avrebbero spiegato come si sia arrivati all’odio, ma che non sono mai state scattate.

Alla fine ci si rende conto che ogni persona fotografata è come un pezzo di legno gettato nel fuoco. Alcuni si consumano subito, altri riescono a scaldarti per un pò, altri ti scottano. In ogni caso bisogna accettare che alla fine la cenere va gettata.


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