Quando vi aggirate in fiera e non trovate nessuno che vi degna di una foto è buona norma sapere come scegliere il fotografo giusto per voi. Oggi vi parlerò del modo migliore di scegliere un fotografo per evitare brutte sorprese.
La prima cosa che notate dei fotografi è sicuramente l’equipaggiamento: ci sono quelli che girano con obiettivi enormi e quelli che invece ce l’hanno piccolo, un pò emaciati e sudaticci nonostante enormi ombrellini con i quali si fanno ombra. Qui, mi raccomando non fermatevi alla prima impressione, è sempre bene avvicinarsi e valutarli meglio. L’altro parametro che in molti casi è già evidente è il sesso: i fotografi maschi sicuramente avranno doppi fini, con le femmine invece sarete al sicuro e questo è un dato di fatto indipendente da qualsiasi sia il loro orientamento sessuale e il vostro genere.
L’ultima cosa che si può dedurre ad un primo contatto è l’età: l’aggettivo “vecchio maniaco” non è detto a caso. Si è mai sentito dire “giovane maniaco”? No. Quindi se un fotografo è vecchio anche le sue foto non avranno nulla da raccontare. D’altronde è così anche nel mondo del lavoro: prima di tutto il ricambio generazionale, l’esperienza è trascurabile.
Osservandoli al lavoro potete già capire molto: alcuni saranno logorroici e continueranno a parlarvi fino allo sfinimento anche solo per farvi ruotare il viso di pochi gradi di lato, altri invece sfruttando al meglio il contatto fisico sapranno mettervi a vostro agio nella posa perfetta.
Se ne avete occasione controllate i loro lavori sui social: i fotografi più bravi e che fanno capolavori sono sicuramente i più affidabili e alla mano, mentre quelli che hanno foto mediocri evidentemente non riusciranno mai a migliorarsi e saranno stressati per questo quindi vi tratteranno pure male.
C’è ovviamente poi da valutare likes e followers: non ha alcun senso scattare con una persona che non ha seguito, magari fa foto belle, ma tanto poi non le vedrà nessuno.
Il discorso di distinguere chi scatta a pagamento da chi scatta gratis è sicuramente difficile da affrontare. Diciamo che purtroppo la passione tende a scemare con il tempo, mentre il compenso economico è uno stimolo costante alla creatività di un’artista. Quando un fotografo ha la coda di gente che aspetta di scattare con lui è evidente che ha molto seguito. L’overbooking dei set realizzati in fiera offre la possibilità di creare molte sfumature nell’espressione artistica del fotografo. Opere che realizzate sempre nel miglior posto possibile accuratamente scelto dal fotografo sanno dare il meglio senza obbligare il cosplayer a passare ore a posare per tirare fuori uno scatto decente. Inoltre se il fotografo è stato veloce a scattare lo sarà altrettanto nel consegnarvi le foto, senza inutili questioni burocratiche quali ricevute di pagamento e negativi digitali che di sicuro non vi tutelano se poi qualcuno vi ruba le foto e le usa per altri fini.
La fotografia con l’amatore che scatta gratuitamente potrei liquidarla in poche parole: professionista e professionale sono sinonimi. Se scattate con un fotoamatore tutti i difetti del vostro cosplay salteranno fuori. Per questo motivo non indossate i braghini sotto la gonna, ma rigorosamente le shima-pantsu, ovvero mutandine bianche e azzurre comuni a qualsiasi personaggio anime, da Sonico a Matoi Ryuko.
Detto questo è giunto il momento di congedarsi. Spero di aver fatto chiarezza sull’argomento, perché in fondo i fotografi sono tutti uguali, non è che ognuno fa storia a sé. Oppure è tutto l’esatto contrario, ma l’unica risposta risposta certa è sempre e solo quarantadue.
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