Altri cambiamenti per il mio sito

Lunedì 16 Settembre 2019

Ciao ragazzi, come forse già sapete, alcuni giorni fa ho scoperto che il sito non è più accettato dal programma pubblicitario di Google. Cosa significa questo? Che non ho più uno sponsor, quindi le giornate passate in fiera a scattar fotografie non mi offrono più alcun “guadagno”. Lo scrivo tra virgolette perché a dire il vero si trattava di somme minime utili giusto per ristampare i biglietti da visita ogni tanto o per offrire una pizza a chi veniva a scattare in studio, però dimostrava che ci sono altre vie per fare fotografie senza pesare sulle tasche dei soggetti ritratti.

Ho sempre pensato che la fotografia fosse un’arte figurativa, un pò come la pittura. Ho sempre realizzato le mie foto di mia iniziativa, mai su commissione o a pagamento, convinto che ciò che facevo poteva piacere o non piacere e che se l’avessi realizzato per qualcun altro magari avrebbe finito con il non piacere nemmeno a me. Però ho capito anche un’altra cosa… e scusatemi se vi porto via ancora un pò di tempo per raccontarla.

Anni fa avevo realizzato dei paesaggi che ritenevo belli e li avevo appesi in soggiorno. Recentemente volevo cambiare un pò e ho pensato a cosa stampare. Non ho trovato nulla. Perché? Perché oggi faccio quasi esclusivamente ritratti e quelli non li metterei in casa mia nemmeno io che li ho scattati.

Online i miei paesaggi non li ha mai notati nessuno e i ritratti li viene a vedere solo il soggetto inquadrato. La differenza è che se fai un paesaggio non sbatti la testa contro la normativa sulla privacy: se il soggetto non ti autorizza all’uso della sua immagine il tuo lavoro diventa tempo totalmente buttato nel cesso, incluso quello eventualmente investito nella post-produzione. Aggiungerei che dover cancellare una propria opera per la superficialità di una persona, che prima accetta di posare e poi rifiuta la pubblicazione, è scoraggiante.

Un’opera che non interessa nessuno non è arte. Potete criticare questa frase facendomi notare che alcune cosplayers hanno migliaia di visualizzazioni. Si, ma quelle dipendono dal soggetto, non dall’opera fotografica. E chi crede di essere un’artista perché il suo soggetto gli porta tanti visitatori è solo un illuso.

Il mio sito fino ad ora ha avuto due canali per i visitatori: uno per le foto scattate in fiera e uno per chi è interessato alle mie fotografie. Il primo canale era gratuito e supportato dalla pubblicità, il secondo era riservato agli utenti che ho chiamato “premium” o “supporters”.

Fino a ieri era mia intenzione portare il sito totalmente verso il primo canale nella speranza che tutto venisse sostenuto dalla pubblicità. Alla luce dei nuovi sviluppi purtroppo non mi resta altro che fare l’esatto contrario e sensibilizzare tutti i miei visitatori a diventare supporters.

Il mio obiettivo è far capire ad alcuni soggetti che non tutto gli è dovuto. Non è entusiasmo quello che mi fa correre a mettere online le foto a tarda notte dopo ore di autostrada. Non è masochismo che mi fa cancellare le foto se manca una spunta su un modulo di consenso. Non è la dedizione che mi spinge a scattare ancora foto agli stessi personaggi che vedo ad ogni fiera ormai da decine di anni.

Provare ad essere un artista è un cammino che devo riscrivere completamente e che probabilmente non troverò più nella fotografia cosplay. Ciononostante vado avanti.

Ecco, questo sì che è masochismo.


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