Eventi fotografici cosplay

Mercoledì 28 Giugno 2023

In questo post voglio fare il punto della situazione sugli eventi fotografici cosplay e su cosa implica la loro diffusione per le fiere.

Breve premessa: per quello che mi è dato sapere, fino al 2013 la fotografia cosplay era prevalentemente un’attività che si svolgeva in fiera. C’era qualcuno che già faceva set, ma si contavano sulla punta delle dita. A Lucca, il palazzo Pfanner, è diventato un punto importante dove riuscire a pianificare le proprie fotografie durante il comics. Successivamente, con la scusa di un pranzo o una cena tra amici sono nati i primi raduni fotografici con i cosplayers. Nel 2017 arriva il Volta che, non essendo a titolo gratuito, può investire un certo budget per proporsi come punto di riferimento per questo genere di eventi. Una strada simile la percorre anche il parco Sigurtà, che avendo una struttura già solida e una superficie molto ampia, dal 2019 diventa un evento a pagamento anche per i cosplayers, raddoppia le giornate a disposizione e ne usa una come evento fotografico.

Vi potrebbe stupire molto scoprire come erano gli eventi fuori dal mondo della fotografia cosplay. Prima di tutto c’erano degli sponsor, solitamente Canon o Nikon, che mettevano i loro stand e noleggiavano gratuitamente le ottiche ai fotografi che volevano provarle. I soggetti erano molti meno, diciamo uno ogni dieci fotografi, ed erano pagati per farsi fotografare in location allestite con diffusori, luci da studio e altro materiale professionale. La partecipazione spesso era riservata ai fotografi, su invito o a pagamento, a volte previo verifica della partita IVA.

Negli eventi fotografici cosplay, pagano sia i soggetti che i fotografi, non c’è attrezzatura fotografica a disposizione per i test e spesso le location rimangono aperte ad ulteriore pubblico pagante che è solo d’intralcio.

Non so perché ma questo business plan mi ricorda molto i social networks che si occupano semplicemente di organizzare l’ambiente nei quali sono gli utenti a creare e fruire dei loro stessi contenuti.

In molti eventi fotografici cosplay tutto funziona finché non si paga, poi fotografi e soggetti vengono messi tutti insieme nello stesso calderone e, come in squid game si lascia tutto alla selezione naturale. Se sei sfortunato e non ti sai promuovere finisci nell’angolino e torni a casa con l’SD vuota o solo con qualche foto rubata ai colleghi.

Nonostante questo, gli eventi fotografici sono avanti anni luce rispetto al mondo fieristico per chi vuole fare od ottenere una buona fotografia. La fiera è praticamente la stessa cosa di un evento fotografico, ma senza location e con soggetti che indossano cosplay abbastanza comodi per muoversi l'intera giornata o solo il tempo necessario a mostrarsi nei contest.

Dovendo scegliere tra evento fotografico e fiera, è evidente che il fotografo sceglie il primo e il cosplayer che va in fiera con la speranza di portarsi a casa anche qualche bella foto, se trova qualcosa, o non è serio o non è gratis.

Se qualcuno che legge questo post ha una fiera da gestire e magari anche un bel paio di palle, non sarebbe il caso di iniziare a trattare i cosplayer ospiti in modo differente? Si potrebbe fare in modo che i cosplayer ospitati debbano posare tre o quattro volte al giorno in aree adeguatamente allestite per i fotografi presenti. Vedere cosplayers che passano la giornata dietro un banchetto a vendere foto mi sembra uno spreco. Vale la pena di trattarli nello stesso modo di doppiatori e disegnatori, quando potrebbero offrire molto di più e magari guadagnarsi qualcosa diventando parte integrante dell'esibizione fieristica?


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