Come sapete il mio profilo personale su Facebook è fermo da quasi un anno e poco tempo fa ho chiuso anche la pagina dedicata alle mie fotografie. Ho preso questa decisione perché trovo degradante stabilire il valore di una persona in base ai likes, ai followers, o peggio a quella collezione di figurine che Facebook chiama “amici”. E’ un gioco che non voglio più giocare.
Facebook, Instagram e Youtube: oggi non postare in nessuno di questi tre portali significa finire sepolti con una lapide che reca sempre la stessa iscrizione: “rimosso dagli amici per far spazio a quelli nuovi”.
L’alternativa è quella di recitare la propria preghiera nella lunga litania funebre chiamata bacheca di facebook. Lo farei così: camminando a testa bassa, senza rincorrere i likes come i vivi, sussurrando queste parole a chi oggi ti ha sepolto vivo e ieri chiamavi amico, proprio come un fantasma perseguiterebbe i suoi assassini.
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