Il Culplay

Martedì 22 Luglio 2014

TETTE E CULI! E ora che ho la vostra attenzione parliamo di... Tette e culi.

Poco fa mi hanno chiamato in causa dall'olimpo dei fotografi (che è dove vanno i fotografi morti durante i fotoset dei Cavalieri dello Zodiaco) per dire la mia su un album fotografico, scattato anche benino, ma contenente anche dei primi piani delle chiappe delle ragazze.

Ah! La gente che fa le foto ai culi non dovrebbe nemmeno definirsi fotografo. Ops... Guarda la foto di un culo. Opps... è mia. Za al rogo!

Finita la parte stupida del mio post ora parliamo seriamente. Ci sono stati tantissimi commenti all'album, alcuni l'hanno presa sul ridere, altri si sono stracciati le vesti. Penso che l'argomento vada affrontato sotto diversi punti di vista ma quello che conta è cercare di non vedere solo bianco o solo nero, perchè altrimenti ne facciamo le spese TUTTI. E quando dico TUTTI intendo fotografi, cosplayers e anche amanti degli anime.

In primo luogo deve essere chiaro che la fotografia rappresenta la realtà. Questo significa che quel culo immortalato dal fotografo in questione era ben visibile in piazza. E' un problema se compare in fotografia ma non è un problema se l'ho messo in bella mostra tutto il giorno? Io in questo non ci vedo coerenza.

Spesso bisogna ricordare che, prima di una foto, qualcuno ha fatto delle scelte: ci sono cosplayer che indossano pantaloncini apposta per evitare di mettere le chiappe in bella mostra e ci sono cosplayer che le mostrano apposta per farsi fotografare di più, o pensando di avere qualche chance extra per vincere un contest.

E' chiaro che esiste anche un problema di coerenza con il personaggio. Se porto qualcuno da Kill La Kill in versione Nudist Beach, le inquadrature originali dell'anime spesso sono primi piani di tette e culi, in tal caso accetterei la foto di un sedere molto più facilmente di una ottenuta scattando a tradimento da sotto una scala a Sailor Moon.

Io penso che sarebbe dovere di un fotografo chiedere di fare una foto di questo tipo, ed è sempre dovere di un fotografo mettere a proprio agio la persona con cui scatta, soprattutto se si cerca una foto difficile come può essere una posa imbarazzante. Una volta conobbi un ottimo ritrattista (A.G.) che mi disse "io scatto con il 50mm perchè ad usare lenti più lunghe perdo il contatto con il soggetto". Cavolo, è vero.

Comunque un buon fotografo può scattare qualsiasi fotografia, ma non ci si deve mai sopravvalutare, perchè c'è sempre qualcuno con il forcone nell'armadio pronto a tirarlo fuori. Così si fa l'ennesima crociata che finisce con fotografi a cui gli organizzatori sequestrano le macchine fotografiche, genitori in piazza con il Moige, inneggiando contro Dragonball e la ped0porn0grafia satanista. Questo non fa bene a nessuno nel mondo del cosplay!

Vediamo quindi quali sono questi forconi: "oh mio dio, mi hai fotografato le chiappe senza autorizzazione". Falso, io posso fare qualsiasi fotografia se sei in pubblico (non a casa tua). I problemi veri iniziano con la pubblicazione (vedi legge italiana nr. 633 del 22 aprile 1941).

Io per primo avrei voluto fare un album dei culi del Riminicomix, ma per un altro motivo: sensibilizzare alla richiesta delle liberatorie fotografiche. La liberatoria è necessaria sempre quando mostro la foto di un soggetto riconoscibile in un contesto non controllato. Quindi inneggiare alla privacy facendo leva sulla riconoscibilità di un culo significa chiedere a tutti i fotografi di togliere tutte le foto di tutti gli eventi. E' questo che vogliamo ottenere? Se è così di fotografi come me alle fiere non ne vedrete più, cederemo il posto ad un branco di maniaci con l'iphone, che di sicuro non sono interessati a pubblicare le loro foto.

Poi arriva quello che parte con le accuse di ped0porn0grafia. Chi nello scorso weekend ha chiesto l'età a tutti i cosplayer che ha fotografato alzi la mano! Qualcuno? No. Ok. Alzi la mano chi ha la liberatoria firmata dai genitori di tutti i minorenni inquadrati... Qualcuno? (silenzio)

Pedo significa bambino, ovvero meno di 14 anni; minorenne significa meno di 18 anni (almeno in Italia). Pornografia significa raffigurazione di un rapporto sessuale. Adesso la vogliamo smettere di stiracchiare il significato delle parole per poter dare del ped0filo al primo sfigato di turno?

E' possibile che a 16 anni una persona che ha raggiunto l'età del consenso possa scopare con il primo che passa e non abbia diritto di scegliere se farsi fotografare o meno?

Siamo arrivati a questo punto per colpa dei soliti bigotti del Moige e compagnia, ma se ci mettiamo sulla stessa barca anche noi che amiamo il mondo del cosplay e degli anime solo perchè qualche deficiente ha speso 1000 euro di equipaggiamento per fotografare culi in fiera qui si finisce TUTTI veramente male. Ma siamo in Italia e il vero problema è sempre il dito, mai la luna.


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