Il social miraggio

Sabato 15 Gennaio 2011

Facebook, ovviamente. L'ho visto nascere, l'ho visto crescere e ora lo vedo dare qualche cenno di declino, anche se ad oggi questo social network fa a testa a testa con google per accaparrarsi la corona di sito più visitato al mondo. Anni fa, prima della nascita di questo trend c'era un film che per molti versi ha anticipato i tempi, ispirandosi a scrittori come William Gibson, e ha dipinto per bene le perverse meccaniche della "social net-life". I più brillanti di voi si saranno resi conto che sto parlando di Matrix. La mia opinione personale è che il social network sia una prigione virtuale basata sull'illusione di essere al centro del mondo. Pensiamo che il nostro profilo di Facebook ci consenta di far vedere ai nostri amici tutto quello che facciamo tramite i post e le fotografie. Sapere che "Mario Rossi vuole essere tuo amico" ci conferma di essere importanti, ci fa sapere che la gente vuole essere nostra amica perchè ce lo meritiamo, perchè siamo interessanti. Noi trattiamo lo sconosciuto Mario Rossi esattamente come fosse il nostro più caro amico, condividendo tutti i nostri sentimenti e pensieri più intimi anche con lui. Nello stesso identico modo. E così scriviamo di più, condividiamo di più perchè questo piace ai nostri amici. Tutto questo accade mentre i nostri amici fanno lo stesso.

La verità è che "Mario Rossi vuol essere tuo amico" significa, "uno sconosciuto vuole accedere alle tue informazioni personali", ma detto nel primo modo fa tutto un altro effetto. La verità è che i nostri amici non vogliono leggere quello che scriviamo, ma vogliono che noi leggiamo quello che scrivono loro.

Una rete dove tutti scrivono e nessuno legge è tale e quale ad un'assemblea dove tutti hanno un palco, il microfono e parlano contemporaneamente. L'effetto reale è che ogni voce, ogni grido d'aiuto, ogni considerazione importante finisce nell'immenso social cassonetto senza fondo.

I punti di forza di un vero social network sono i gruppi tematici. I posti dove le persone che hanno interessi comuni si confrontano ed evolvono il loro pensiero insieme. Oggi ogni utente si iscrive a centinaia di gruppi tematici; il più gettonato è "la nutella", seguito da "tutti quelli che tifano la squadra XYZ". Il gruppo "il vero senso della vita" è la in mezzo, con tutte le risposte che cerchiamo, come quel libro nella nostra biblioteca personale che vediamo tutti i giorni ma che mai abbiamo aperto.

Come in Matrix possiamo solo aspettare che il sistema "social network" ci vomiti fuori dalla nostra casa virtuale che continuerà ad ergersi vuota e abbandonata nella rete senza che nessuno si accorga della differenza.


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