Questa foto non è seria

Martedì 22 Agosto 2017

La fotografia cosplay non è una cosa seria e probabilmente è giusto così, perchè per molti fotoamatori come noi rimane un hobby divertente per stare in compagnia. Ciononostante qualcuno vorrebbe impegnarsi e per farlo deve capire il valore della propria fotografia, ma in questo contesto è diventata un'impresa impossibile.

Non puoi pensare di mettere l'anima nei tuoi scatti quando non hai alcun termine di paragone: da un lato ci sono fotografi mediocri che chiedono soldi e a quanto pare i clienti non gli mancano. Dall'altro ci sono quelli bravi che però scattano gratis solo quando gli fa comodo.

Per i soggetti la musica è la stessa. Ci sono quelli che hanno sempre qualcuno pronto a fotografarli: più scodinzoli e più scatti indipendentemente dalla tua bravura. Ci sono quelli che ti vengono a cercare, ti bidonano e poi si lamentano che non eri abbastanza serio e professionale.

Se fai notare che c'è qualcosa di profondamente sbagliato in tutto ciò c'è sempre qualcuno che ti ricorda che "ognuno ha il diritto di fare quello che vuole", così li chiamiamo artisti sia che producano capolavori, sia che ci offrano tette e culi un tanto al chilo.

Eppure per non distrarmi ho chiuso occhi e orecchie, ho abbandonato la reflex, gli equipaggiamenti costosi e il pensiero troppo tecnico. Ho tolto al soggetto il suo nome e la sua fama per vederlo solo come parte della mia fotografia. Ho scritto con photoshop le mie emozioni senza spianare grasso con fluidifica.

Quando la foto esce su facebook sai già che l'interesse del pubblico è proporzionale a quanto l'immagine è sexy, quindi speri che sia l'occhio di altri fotografi a darti un giudizio migliore: l'interesse dei "colleghi" non è nel messaggio, non è nella tecnica, ma è nello scoprire se il soggetto taggato è disponibile anche per un set con loro.

Ci sono fotografi naturalisti che fanno il giro del mondo alla ricerca di paesaggi sconosciuti, nel cosplay abbiamo quelli che fanno 2000 km per scattare a soggetti conosciuti.

Rimango alla finestra pensando ai colori dell'autunno, ma già sapendo che mi chiederanno foto in costume da bagno fino a capodanno e foto nella neve fino a Luglio. Conto i soldi nel portafoglio per quella lente a cui tanto ambisco, ultima e unica speranza di fare una foto diversa, almeno nell'inquadratura.

E' poi mi accorgo che è tutto così profondamente sbagliato, di nuovo.


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