
Abbiamo un problema: il rapporto di simbiosi tra fotografi e cosplayers è finito.
Stamattina mi è capitato sott’occhio quest’opera di @_airoc e mi è piaciuta molto. Inizialmente pensavo che fosse una fotografia con un’elaborazione molto curata, poi mi sono reso conto che invece si trattava di un’opera totalmente digitale realizzata con IA.
Al centro della fotografia cosplay c’è la volontà da parte di fotografo e cosplayer di ricreare le scene dei manga e anime che si venerano. Oggi sia il fotografo che il cosplayer possono farlo senza collaborare: il cosplayer ha tutti gli strumenti per ottenere ottimi risultati direttamente con un cellulare, addirittura in grado di migliorare l’outfit, la parrucca, il trucco e tutto ciò che serve per ottenere un risultato parli alla foto professionale; il fotografo, oltre ad avere degli enormi benefici a non dover condividere con il soggetto ritratto i diritti dell’immagine prodotta, può scegliere esattamente il tipo di viso, l’espressione e la posa di un soggetto generato senza fatica.
Da qualche tempo questo allontanamento tra fotografi e cosplayer si nota anche in fiera: sempre più spesso il fotografo sta tornando ad essere il “tripod man”, cioè quello che ha il solo compito di premere il pulsante della macchina fotografica. Il cosplayer, una volta ottenuto lo scatto che lo ritrae non ha più bisogno di nulla: provvede in autonomia ad applicare il ritocco che desidera, spesso anche sopra quello del fotografo. Questo crea un’enorme disaffezione ai fotografi che si vedono veramente segregati ad un ruolo marginale o del tutto inutile.
Ad oggi penso che il futuro stia andando in questa direzione e non vedo alternative che possano riportare valore al frutto della collaborazione reciproca. D’altronde è un investimento notevole dedicare tempo alla preparazione del proprio cosplay e allestire un set mentre le soluzioni moderne sono estremamente più pratiche, veloci e funzionali soprattutto se il media di fruizione rimane lo smartphone.
| « | Indext | » |