In tutti questi anni ho chiesto spesso ai cosplayers per quale motivo preferiscano una fiera piuttosto che un’altra. Di solito la risposta è che si va in fiera per incontrare gli amici, quindi le fiere preferite sono spesso quelle più grandi dove si incontra più gente.
Mi fa sorridere questa cosa, soprattutto quando faccio notare che le fiere più grandi, oltre ad essere le più care, spesso sono quelle che non si curano nemmeno di offrire ospiti e attrazioni particolari: le formule sono sempre le stesse e la gente ci va per inerzia.
C’è però un ulteriore motivo per andare in fiera: la paura di essere dimenticati; dobbiamo continuare ad andare in fiera per ricordare agli altri che esistiamo, perché non vogliamo scoprire che, nel momento in cui smettiamo di farci vedere, nessuno si accorgerà della nostra assenza.
Sui social la situazione è simile: se facciamo post la gente ci vede, se non ne facciamo nessuno se ne accorge; però finché il nostro profilo è online, che sia gestito o abbandonato per le altre persone poco cambia. C’è il profilo allora è tutto normale, non c’è il profilo allora mi ha messo in black list: altre opzioni non vengono nemmeno considerate.
Sono meccaniche perverse e illusorie che ti fanno sentire al centro del mondo, ma nei fatti esserci o non esserci non cambia nulla nemmeno per le persone che ritenevi importanti. Se poi vivono lontano guardarsi attraverso uno smartphone sembra essere l’unica realtà possibile.
Quanto è precario e illusorio questo sistema; quante persone abbiamo dimenticato e quante hanno fatto lo stesso con noi?
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