L’altro giorno contatto una cosplayer: “ciao, ho visto che hai fatto il cosplay di Angel Dust, mi piacerebbe scattarci un set”. La risposta è stata: “sarebbe bello ma sono minorenne e non penso che i miei genitori acconsentirebbero”.
In effetti cercando informazioni di Hazbin Hotel, è indicato che si tratta di un’opera 18+, ma non mi farò le domande che vi aspettate, sarebbero troppo semplici, e non mi chiederò nemmeno come mai la violenza fisica va bene dai quattordici anni e un cartone animato chiamato “Le avventure del bosco piccolo” dove quasi tutti i personaggi muoiono ammazzati è destinato ai bambini. No, non me lo chiederò.
Mi chiederò piuttosto cos’è un contenuto sessuale, perché in base alla risposta si aprono numerose porte, incluso quelle di un’eventuale cella. La mia domanda è: il cosplay può essere pornografia?
Partiamo dalla legge che facciamo prima: lasciando perdere tutta la parte che parla di “atti sessuali con minori di anni 16” che non ci interessa, le restanti disposizioni parlano di “pornografia” senza indicare effettivamente di cosa si tratti. Chiediamo alla Treccani: “trattazione o rappresentazione esplicita di soggetti o immagini osceni che stimolano eroticamente il lettore o lo spettatore”.
Ok, quindi devono essere atti espliciti? La risposta ci arriva dalla Corte di Cassazione con la sentenza 8285 del 2009 che definisce pornografia come “amplessi o corpi nudi con genitali in mostra”. E se concludessi così avremmo una risposta. Viva viva i cosplay di Jessica Rabbit, Do-S, le sexy Ayanami, i furry, le ship e chi più ne ha più ne metta!
Ma…. sempre la Corte di Cassazione, nella sentenza 32602 del 2023, in un caso di “revenge porn” dichiara: “anche soltanto attraverso la proposizione di parti erogene del suo corpo diverse dagli organi genitali, eppure capaci di richiamare, per il contesto e le condizioni concrete in cui vengono ritratte, l’istinto sessuale”.
Vi lascio qualche secondo per capire le implicazioni di ciò che ho appena detto e ne approfitto per fare un saluto a tutti gli amici di OnlyFans.
Proviamo a guardare qualche social, dove solitamente vige la censura a discrezione, ma almeno le regole sono chiare... Questo è quello che pensavo prima di aver riletto i regolamenti per scrivere questo post. Lasciando perdere la guerra dei capezzoli femminili vs capezzoli maschili, nel regolamento si legge che sono vietate le “natiche piene” e i “posizionamenti sessualmente allusivi” anche se non di nudo.
A questo punto alzo bandiera bianca. E’ difficile rispettare una legge che parla di istinto sessuale quando c’è gente che si eccita per un piede, ed è difficile rispettare un regolamento che parla di posizionamenti allusivi, quando questo è proprio il re di tutti i contenuti presenti.
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