Devo dire il peggior Rimini di sempre, ma mica per colpa dell'evento in sé, sia chiaro.
In questi giorni, più volte mi sono trovato a citare leggi e sentenze per ricordare che un certo modo di fare "street-photography" non esiste più da un pezzo. Ma basterebbe avere un po’ di educazione perché i cosplayers non sono animali dello zoo. In gabbia ci dovrebbero stare loro, altro che far finta di fare i fotografi.
Poi ci sono i truffatori delle cartoline. Ho provato sia con il 117 che con i Carabinieri ed è stato uno scaricabarile. Ma che volete che facciano dei vigili urbani contro un’associazione a delinquere che si presenta praticamente in ogni fiera?
Veniamo ai cosplay trovati in quel di Rimini: cercavo qualche personaggio fatto bene, ma era quasi tutto un Genshin Hotel farcito di parrucche sudate e bikini. Menomale che ci sono gli amici, quelli non ti deludono mai: comunque meglio passare il tempo a fare due risate insieme che a cercare di tirar fuori una foto in condizioni del genere. Per tutto il resto ci sono i set, intendo quelli veri, mica dove si passa il tempo a contendersi a gomitate un mediocre scorcio del mare. Non sono abbastanza “pro” per certe cose e non penso lo sarò mai.
A chi mi ha chiesto un set ho sempre risposto di sì: tanto sapevo che alla fine non se ne sarebbe fatto nulla. Il premio l’ha vinto una persona che dopo aver posticipato per tutto il pomeriggio, la incontro a fine giornata e nemmeno si ricordava di avermi scritto. Se ancora vi chiedete perché sempre meno fotografi scattano gratis, beh…
Rimini a pagamento per maggior sicurezza? Meglio, così poi in spiaggia vi rubano il portafoglio quando è già vuoto.
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