Tre frasi, una storia

Sabato 11 Febbraio 2023

Oggi due persone mi hanno scritto a distanza di poche ore la stessa frase: “spero presto di tornare a scattare con te”. Da fotografo è bello sentirselo dire, ma dietro queste parole si nasconde una storia triste. Ora ve la racconto.

Non è bello quando scopri che un tuo soggetto non può mostrare le foto di cui va orgoglioso perché la sua famiglia non le accetterebbe, ma sapete cosa è peggio? Quando le fotografie realizzate fanno così schifo che anche la persona ritratta vorrebbe non averle mai scattate.

Ora facciamo un passo indietro. Ecco un’altra frase: “il tuo stile non mi piace”. È una frase che nessuno mi ha detto in trentacinque anni che faccio fotografia. In realtà sarei molto lieto se qualcuno mi dicesse una cosa del genere, perché dimostrerebbe la capacità dello spettatore medio di valutare lo stile di un fotografo, e questo non avviene mai perché lo spettatore medio apprezza frutta e verdura indipendentemente da come viene cucinata. Soprattutto quando ritrai pere e patate, insomma OnlyFans.

Un altro passo indietro e un’altra frase: “chi mi fa le foto per OnlyFans?” Dirlo è come puntarsi una pistola alla testa e in un attimo c’è già la coda di gente pronta a premere il grilletto gratis.

Omicidio premeditato è sfruttare la buona esperienza di chi ha scattato con me, condirla con “il suo stile non mi piace”, proporsi di fare di meglio e finire col fare di molto peggio, e non solo fotograficamente parlando.

Quindi quando mi dicono “spero presto di tornare a scattare con te”, anche io non vedo l’ora di tornare a creare foto di cui i miei soggetti si possano vantare. Se il risultato del vostro lavoro è la vergogna, tenetela per voi, ve la meritate.


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