Foto indesiderate

Venerdì 04 Marzo 2022

Avete presente quando vi scattano una foto senza chiedere? In questo post NON vi parlerò di questo genere di foto per le quali le considerazioni sarebbero ovvie, ma faccio due riflessioni su cosa succede quando un fotografo si offre di scattare delle foto a qualcuno. In fiera i cosplayers sono quasi sempre disponibili ad accettare di essere fotografati ma ultimamente anche i casi di rifiuto stanno aumentando.

I motivi per cui un soggetto rifiuta le foto possono essere diversi: il soggetto non vuole avere a che fare con quel fotografo perché non lo conosce, o peggio, perché lo conosce. La scusa più classica con cui si rifiuta una foto è che in quel momento il cosplay non è completo, il trucco è da rifare o si è troppo stanchi.

Spesso si incappa anche chi accetta e si leva il fastidio dopo qualche scatto in modo da evitare discussioni. Queste persone probabilmente sono convinte che il fotografo gli abbia fatto una foto per tenerla per sé, ma diciamoci la verità, nessun fotografo degno di tal nome scatta per consumare fazzolettini di carta. Ciononostante il totale disinteresse da parte del soggetto per le foto scattate si nota quando viene taggato sui social e non ricambia né con un grazie né con un like.

Per quanto mi riguarda, visto che in fiera ho una postazione fissa, è il soggetto che mi chiede le foto e quindi non dovrei incappare in certe situazioni. Qualcuno dice che i veri fotografi girano per la fiera, ma io preferisco cercare di fare belle foto a chiunque le voglia, piuttosto che cercare bei soggetti a cui fare foto indesiderate.

La verità è che nemmeno la gente che ti chiede le foto, poi viene a vederle; di solito circa uno su cinque. Lo so con certezza perché non pubblico le foto finché il soggetto non si collega al mio sito per compilare la liberatoria. Certo che pubblicare tutto sui social sperando che chi passa tagghi se stesso e gli amici semplifica tutto, ma è illegale.

Parliamo invece dei set, non quelli fasulli che si fanno in fiera in mezzo al casino, ma quelli che si organizzano con cura, dedicando il giusto tempo ai soggetti e scegliendo con cura la location. Negli ultimi tre mesi ho chiesto a una dozzina di persone di scattare con me, tutte hanno accettato con molto entusiasmo.

Nei fatti non ho realizzato nessuno dei set che volevo. Ripeto: nessuno. Voi direte, eppure nel sito ci sono vari set fatti recentemente; certamente, perché quelli sono i set dei soggetti che vogliono scattare con me.

In parole povere, i soggetti che chiedono il mio servizio lo fanno perché ci tengono e ne capiscono il valore; se invece sono io a ricercare i soggetti di mio gusto per imbastire una collaborazione, l’interesse è così flebile che non c’è il minimo sforzo di portarlo avanti e tutto si dimentica dopo un paio di giorni.

Facendo una riflessione anche su questo, trovo che sia molto triste non essere competitivo rispetto ad un selfie fatto con una ring light, evidentemente più rapido e comodo. Sicuramente il tempo e l’impegno che molti cosplayer impiegano per fare video su tiktok e dirette su twitch è più remunerativo di una giornata dedicata ad un photoset.

Quindi, se il mese scorso sono giunto alla conclusione che la visibilità di un fotografo è infinitesimale rispetto a quella del soggetto e non vale la pena di sbattersi a pubblicare le foto sui propri media, oggi aggiungo che fare fotografia come servizio su richiesta del soggetto è sicuramente più remunerativo che proporlo come opportunità a chi non riesce a valorizzarla.

Ciò aggiunge un’altra pietra sul tumulo che seppellisce la mia passione per la fotografia.


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