Una sottile differenza… di gomma

Martedì 27 Aprile 2021

Nel mondo del cosplay hanno fatto la comparsa da qualche tempo dei bustini in lattice raffiguranti corpi nudi maschili e femminili. Questo ha reso più semplice fare cosplay gender bender, soprattutto quelli a torso nudo, che prima risultavano più complessi richiedendo in qualche modo di aggiungere o togliere il seno a secondo delle necessità.

D’altra parte questo strumento ha sdoganato le foto in topless visto che è possibile mostrarsi virtualmente senza vestiti, pur non mostrando il proprio corpo. Ora immagino cosa potrebbe succedere se questo concetto passasse anche in fiera: avremmo personale della security pronto a intimare di coprirsi a persone che in quel momento indossano già un corpetto e magari sotto hanno pure una canottiera.

Qual’è il giusto modo di porsi in questa situazione? Accettare che, essendo solo una protesi in lattice, possa essere mostrata senza alcun problema, oppure assoggettare questo outfit a un corpo nudo e considerarlo come atti osceni? Considerando che l’articolo 527 del codice penale è stato depenalizzato ed il reato è sanzionato solo in presenza di minori la risposta non è più così scontata. La sessualizzazione del seno femminile è già molto controversa: basti pensare alla censura dei capezzoli in contesti che nulla hanno a che fare con il sesso. Questo è un ulteriore colpo all’inutile censura su un corpo nudo che in quel momento non solo non è realmente nudo, ma nemmeno sta avendo un atto sessuale.

Insomma, mettere la faccia su un corpo nudo che non è il proprio, va bene... e fu l’era del deep-fake.


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