Non c'è coprifuoco contro la stupidità

Mercoledì 18 Marzo 2020

Ogni giorno di quarantena è una buona opportunità per riflettere e lo si può fare su molte cose. Vi faccio un esempio: l’uso della mascherina. L’OMS dice che la mascherina va indossata solo se si sospetta di aver contratto il virus per evitare che eventuali starnuti o colpi di tosse possano contaminare chi ci sta accanto, ciononostante c’è gente ovunque con la mascherina sul viso. I più brillanti sono quelli che la indossano insieme agli occhiali mentre guidano e sbandano ogni volta che espirano si appannano le lenti.

La frase che più mi fa alterare è “c’è troppa gente in giro, ci vuole il coprifuoco”. Anche in questo caso basta guardarsi intorno: c’è gente come me che va a fare jogging in solitaria nel bosco e ci sono i ragazzini sulle panchine che si lanciano lo spinello per restare ad un metro di distanza.

In effetti alcuni comportamenti non sembrano molto condivisibili, ma spesso sono i decreti legge a non essere chiari lasciando spazio alla discrezione di ogni pubblico ufficiale che deve farli rispettare.

Nel dubbio si può sempre chiedere, ad esempio come ho sentito ieri alla radio: “ho l’inquilino che non mi paga l’affitto, posso sfrattarlo anche se è in quarantena?” e l’altruismo vola...

Niente di strano, l’altruismo è una dote che manca a buona parte della popolazione, felici di non lavorare e stare a casa in attesa di sussidi statali. Non serve nemmeno bussare alla Germania per quelle 800 mila mascherine scomparse lungo il tragitto verso l’Italia, qui da noi i furbi si sono portati a casa pure le bombole d’ossigeno degli ospedali e rivendono le mascherine a tre euro l’una.

Tutte spese in più a cui penserà lo Stato, ovvero noi. Cioè “noi” quando si tratta di chiedere soldi, ma non certo quando si decide dove spenderli. Chi avrebbe scelto di dare seicento milioni per le compagnie aeree anziché per gli ospedali? Allora forse è veramente meglio stare a casa, non lavorare e non pagare altri contributi a questo Stato lungimirante solo quando si tratta di comprarsi voti.

La vera lungimiranza però consiste nel pensare al futuro, a quando l’emergenza sarà finita e ci accorgeremo che lo Stato ha già ipotecato i reni dei nostri figli e ciononostante il debito pubblico sarà ben di più dei 2.457.768.837.000 euro di oggi 18 marzo 2020.

Allora saremo ancora certi che il coprifuoco sia stata la scelta giusta?


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