Gli abbiamo dato un nome, abbiamo inasprito le pene ed ecco il risultato: non è cambiato nulla. Certo c’è maggior consapevolezza, ma consapevolezza di cosa? Focalizzarsi sul femminicidio è una scusa per non vedere tutto ciò che abbiamo intorno. L’uomo se la prende con bambini, donne, gay, anziani, disabili, animali e anche con la natura, e lo fa perché si sente in diritto di farlo. La nostra soluzione è semplicemente trovare nuove parole per distinguere e nessuna per unire. E’ la perfetta ricetta della politica italiana: la gente se la ingoia senza troppe domande e se non lo fa è sessista, omofoba e razzista. Abbiamo disimparato la regola fondamentale e ci nascondiamo dietro parole e leggi per ingarbugliare tutto facendo inutili distinguo. Amare il prossimo e non uccidere sono valori che dovrebbero già essere nostri da secoli, ma li abbiamo dimenticati. Basterebbe unirsi tutti intorno ad un solo valore fondamentale e riportarlo nella nostra cultura: il rispetto della vita.
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