Il cammino di un fotografo è costellato di molte scelte. Chi acquista un equipaggiamento in grado di scattare foto sempre più dettagliate, chi si specializza in ritocchi ed effetti elaborati, chi semplicemente insegue i soggetti che gli offrono maggior vanto.
Nella competizione con gli altri c’è una continua rincorsa a fare di più, a perfezionare la propria tecnica maneggiando una quantità sempre maggiore di strumenti atti a creare la foto “perfetta”.
Una perfezione ricca di tutto fuorché della propria personalità, sempre più distante dall’essenza che ha motivato il suo percorso fotografico.
Ma non tutti se ne accorgono, e semplicemente emergono dal proprio fallimento aggrappandosi alla convinzione di essere i migliori, dedicando il loro tempo a rincorrere quel falso professionismo fatto di tanto marketing, qualche soldo e poca professionalità.
Scambiando questo risultato come l’ultimo traguardo; traguardo che in realtà è solo la fine della propria passione.
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