Linee guida di valutazione nelle gare cosplay

Martedì 18 Giugno 2019

Alcuni dei miei lettori ricordano che già nel 2016 scrissi questo post https://www.byza.it/blog/2016-10181456 esprimendo i miei dubbi su alcune dinamiche nelle gare cosplay. Decisi quindi di proporre un regolamento https://www.byza.it/blog/2016-11242134 che con il passare del tempo qualcuno ha anche provato ad usare.

Un punto fondamentale di questa proposta era la divisione in due categorie di partecipanti: i “pro” che si individuano selezionando chi ha già vinto premi nel corso dell’ultimo anno e gli “open” che sono tutti gli altri.

Diciamoci la verità, attirare un “pro” in una fieretta di paese con la certezza che vincerà il primo premio è piuttosto squallido. Ma sarebbe inopportuno anche penalizzarlo senza motivo durante l’assegnazione dei premi. Quindi in una gara dove ci sono meno di 5 cosplayers “pro”, non ci dovrebbe essere questa categoria e i cosplayers che ne fanno parte dovrebbero essere considerati ospiti, fare la loro esibizione ma non concorrere all’assegnazione dei premi.

Qualche malizioso potrebbe pensare che basti prestare il cosplay al proprio anonimo cugino per partecipare ugualmente e vincere. Questo può succedere se ogni giudice ha completa discrezionalità su come valutare e quali premi assegnare ad un'esibizione.

Se volete approfondire il discorso "quanti e quali premi dare ad un'esibizione cosplay" potete vedere questo link: https://www.byza.it/blog/2019-190619-...

In ogni caso nel regolamento del 2016 avevo indicato a grandi linee come sarebbe giusto a mio avviso valutare un’esibizione cosplay: non è solo la qualità di un costume indossato da qualcuno, ma è giusto che la valutazione tocchi in primis la persona che esegue l’esibizione sul palco.

Ci sono veramente mille difficoltà nel "misurare" un'esibizione cosplay. Quindi ho creato una serie di punti fissi per rendere completa e oggettiva la valutazione di un’esibizione.

Io non dico che le mie linee guida siano perfette, anzi sono apertissimo ai suggerimenti, ma se si riuscissero ad avere dei riferimenti comuni per tutte le gare ci sarebbero molti vantaggi per tutti, anche per i cosplayers: ad esempio sarebbe possibile pianificare meglio la propria esibizione.

Mi spiego: se creo una super armatura e sono convinto di vincere il premio “miglior armatura” ma quando poi vado alla gara quel premio non c’è, probabilmente ho fatto parte del lavoro per niente.

Tra parentesi, già anni fa pensavo che i premi dovessero essere solo “primo, secondo e terzo”, ne sono ancora convinto, e in particolare ritengo che il premio vada dato alla miglior esibizione indipendentemente dal numero di partecipanti che la realizzano. Se poi si vuole dare ad ogni giudice la possibilità di assegnare una menzione per qualcosa che gli è piaciuto, ben venga, ma non c'è bisogno di pensare che sia migliore degli altri.

Ma torniamo subito a parlare di criteri di valutazione secondo la mia attuale bozza. Ho diviso i punti tra costume e interpretazione giusto per rimanere fedele al significato di cos-play.

Per quanto riguarda il costume penso che:

- si debba muovere bene, perché se creo una struttura rigida probabilmente è meglio se mi dedico alle gare di modellismo.

- sia in grado di fare azioni impegnative: un Gatsu (Berserk) che riesce a malapena a sollevare la spada non è assolutamente credibile. Certamente è un problema, ma lì si vede l’abilità di progettazione.

- abbia scelte tecniche adeguate: se ho preferito scegliere un tessuto o un materiale di qualità minore ma l’ho fatto per sfruttarne delle peculiarità uniche devo essere premiato, non penalizzato.

- sia valido visivamente dal punto di osservazione del pubblico: se la parrucca non è credibile, il trucco è fatto male, si vedono cinghie o artifici che dovrebbero risultare celati, questo non va bene.

- la somiglianza all’originale: dovrebbe essere fondamentale in una gara cosplay perché tutto nasce da quello, eppure spesso è trascurata.

Per quanto riguarda l’interpretazione:

- Prima di tutto la somiglianza con l’originale: non va confusa con la somiglianza nel costume, in questo caso si parla proprio di capacità di muoversi, parlare o mimare i gesti del personaggio originale.

- Le espressioni del viso e del corpo: sono sempre fondamentali per dare vita ai propri personaggi. Avete scelto Goblin Slayer che non mostra mai il viso. Probabilmente non potrete avere questo punto almeno per intero.

- La coreografia scelta è valida o ha fatto sembrare l’esibizione lunga e noiosa più di quanto non fosse?

- Gli interpreti hanno sfruttato bene il tempo a disposizione? C’è molta gente che fa i grupponi e poi l’esibizione si riduce ad una semplice sfilata dove ogni personaggio si muove per una decina di secondi e poi resta fermo sul palco senza motivo.

- Ci sono stati errori? Chiaro che non sempre tutto va come ci si aspetta, ma è opportuno essere pronti a nascondere eventuali errori in modo che il pubblico non se ne accorga. Inoltre se si scelgono armi appuntite, sostanze infiammabili o oggetti pesanti che possono rompersi e colpire il pubblico si parte malissimo anche se imprevisti non se ne verificano.

La spunta questa checklist consente di assegnare un voto tra 0 e 10 in modo rapido e magari di informare il cosplayer del suo risultato mentre è ancora sul palco facendo la somma dei punteggi dei singoli giudici.

Se i giudici sono pochi e si vogliono evitare eventuali spareggi, o se si vuole dare maggior libertà d'interpretazione ai singoli giudici si possono contare anche i mezzi punti.

Avere un sistema di voto rapido e veloce renderebbe tutto più chiaro e avvincente, consentendo al pubblico e al partecipante di capire immediatamente quale punteggio ha ottenuto l'esibizione. Ciò inoltre evita alla giuria di trovarsi prima delle premiazioni a discutere o scambiare i premi per far quadrare i conti.

E' importante avere ben chiaro che l'obiettivo di tutti i partecipanti sia quello di rappresentare una scena che riesca ad ottenere più punti possibile. Se si sceglie un personaggio inespressivo o senza background, si fa un'armatura che limita troppo i movimenti o che non mostra il viso si viene penalizzati. Ma sta all'abilità del cosplayer risolvere questi problemi consentendo ad esempio di aprire l'elmo durante l'esibizione, di scegliere materiali più leggeri e flessibili o semplicemente preferendo personaggi che non siano solamente belli a vedersi.

Il mio auspicio è che un'esibizione cosplay diventi un lavoro di squadra. Attori, truccatori, coreografi, cosmakers e musicisti sono figure che lavorando insieme potrebbero inalzare molto la qualità del cosplay, soprattutto rispetto a chi pensa che vada premiato l'individualismo di chi fa tutto da solo.


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