Nel post di ieri mi sono limitato a scrivere quello che ho capito delle leggi in vigore e ho concluso brevemente senza sbilanciarmi troppo. Penso sia doveroso però esprimere la mia opinione a riguardo di ciò che più mi ha lasciato perplesso. Magari avrò capito male io, o nel frattempo le leggi saranno cambiate, questo non lo so, però mi sembra veramente incredibile che sia possibile assolvere un selfie pedo-pornografico e condannare lo stesso identico scatto se eseguito da terze persone. Se è vietato produrre questo tipo di materiale e la legge è uguale per tutti non capisco questa eccezione che evidentemente diventa comunque sfruttamento come oggi avviene in situazioni simili. Le metropolitane sono piene di ragazzini che borseggiano impuniti, addestrati appositamente per sfruttare la loro giovane età.
Quindi se a 14 anni voglio postare sui social selfie pornografici ho carta bianca, magari all’inizio lo faccio per i likes, dopo qualche anno lo faccio per i soldi e poi che fine farò?
Non serve aprire il vaso di Pandora parlando dell’età di chi balla sui cubi in discoteca o chi sfila in passerella, sarebbero solo parole sprecate perché quello va bene.
Per certi ben pensanti i bambini si tutelano punendo chi si vuole abbronzare il seno in spiaggia o guardando storto il genitore che va al saggio del figlio a far foto con la reflex anziché con il cellulare. Gli stessi personaggi poi sono i primi a portare il proprio bambino a vedere Sausage Party perché non fanno caso alle allusioni sessuali, d’altronde essendo un film d’animazione deve per forza essere adatto ai più piccoli, e se non lo è ci pensa la censura.
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