Quando vado in fiera mi piace fotografare quello che reputo interessante, per questo non ho motivo di pianificare set che potrei fare in modo più pratico e tranquillo in altre circostanze. Non sono interessato ai likes e alla pubblicità quindi non condivido le mie opere in gruppi e pagine pubbliche per cercare nuovi followers.
Inoltre quest’anno non ho nemmeno alcun vincolo di seguire ospiti e organizzazione perché fortunatamente è stato designato un fotografo ufficiale. D’altra parte però non voglio nemmeno finire nel mucchio selvaggio di fotografi che assedia i cosplayer in fiera: ho seri dubbi che questo modo di scattare possa produrre qualcosa di bello e originale. Quindi, fotograficamente parlando, non ho proprio idea di che pesci pigliare.
Questa sarà invece una bella occasione per incontrare chi non vedo da tempo, soprattutto chi non ho più su facebook. Qualcuno penserebbe che è un controsenso aver tolto dei contatti per poi volerli incontrare, ma a me Facebook sembra la parete di un cimitero e meno gente c’è inchiodata sopra più sono contento. Se due persone si vogliono tenere in contatto lo fanno senza bisogno che qualcuno gli metta davanti alla faccia un post con la foto del sushi mangiato a cena o la ricorrenza di un compleanno.
A Rimini ci sono tutti i ricordi delle persone che hanno abbandonato il mondo del cosplay, di chi si è sposato, di chi si è svegliato la mattina dopo una sbronza e non ricorda nulla e di chi è scappato da questo paese prima che fosse troppo tardi.
Insomma gli anni passano e io sono ancora qui a Riminicomix sperando che quel depuratore in costruzione sia finalmente terminato e che l’acqua quest’anno sia blu e non marrone. Tante volte basta un colore a far la differenza...
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