Il fotoamatore professionale

Martedì 30 Giugno 2015

Ricordo una vecchia barzelletta che parla di un meridionale, il quale, attraversando il Po a nuoto, si sente immediatamente del nord e lascia annegare la sua famiglia rimasta indietro perchè "son terun".

Questa citazione mi serve per raccontarvi in breve quella che è l'abituale pensiero di chi si addentra per la prima volta tra i fotografi professionisti. Sia chiaro, massimo rispetto per chi "ha attraversato il Po" e ha aperto una partita IVA come fotografo: nutro per loro la stessa ammirazione di chi cerca di vendere granite al polo nord.

E' chiaro che non è una cosa facile perchè "ci sono quei dannati abusivi che si fanno retribuire in nero per fare due foto mediocri e non ci pagano nemmeno sopra le tasse". E io aggiungerei: "esattamente come facevi tu prima di aprire l'attività".

E allora qual'è la soluzione? Fondare un ordine dei fotografi per mandare al rogo chi ha acquistato una reflex senza un'attività professionale?

Io penso che bisognerebbe essere semplicemente realisti: se lo Stato non ti consente di fare gavetta legalmente perchè appena apri un'attività ti chiede già parecchie migliaia di euro in tasse, è chiaro che nessuno avrà mai il coraggio di buttarsi in un'impresa del genere partendo da zero.

Non dimentichiamoci dei clienti che chiedono servizi da professionisti ai fotoamatori, o peggio, che si fanno il catalogo aziendale con la fotocamera del tablet.

Ma poi, perchè fare il professionista? Per fare il figo girando con due corpi macchina al collo? Per mangiare gratis ai matrimoni di gente che non conosci? Per fare fotografie di cui non te ne frega nulla? Per non essere più il solo a piangere quando si sputtana l'SD con le foto? Per vedere il cugino della sposa con l'ultimo modello di reflex quando tu hai una macchina da 6 megapixel di cinque generazioni prima? Perchè quando guardi le loro foto su facebook sono tutti allegri e contenti e, quando scatti tu, metà degli invitati ha la stessa faccia che aveva il giorno della maturità?

In conclusione, è chiaro che buona parte dei problemi dei fotografi professionisti non sono causati dai fotoamatori, ed è un peccato vedere chi se la prende con loro per non ammettere di avere una visione della propria attività professionale rimasta ai tempi del rullino.


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