Adulterazione sociale

Sabato 10 Gennaio 2015

La nostra società, sempre più diluita in un mix informe insapore e globalizzato, si proietta su di noi educandoci all'utilizzo di fantasiosi termini e definizioni altenative per ridefinire le nostre certezze. Di questo ho già parlato in un mio post precedente dedicato all'austerity http://www.byza.it/?blog=106, ma senza rifare tutto il discorso è chiaro che l'immagine mentale che ci facciamo di un'oasi ecologica è molto diversa da quella di una discarica, eppure è la stessa cosa.

Quando però non è possibile sostituire le parole originali, perchè troppo radicate nel contesto quotidiano, esiste un percorso più lungo per ottenere lo stesso risultato. Un esempio molto semplice è quello relativo al significato della parola "perdono". Oggi perdonare è molto di moda a prescindere dal fatto che chi ha commesso qualcosa di male si sia pentito. L'uso della parola perdono nella lingua italiana è 25 volte più diffuso del "pentirsi" e dell'espressione "chiedere perdono" messe insieme. Insomma, nella nostra società, l'atto di perdonare si è quasi completamente dissociato da quello del pentirsi. Siamo stati istruiti a perdonare chiunque, per qualsiasi cosa, dopo, durante e addirittura prima che ci venga fatto del male: è l'istruzione perfetta per uno schiavo.

La seconda parola su cui volevo riflettere è "famiglia". La famiglia è l'istituzione fondamentale in ogni società umana, attraverso la quale la società stessa si riproduce e perpetua, sia sul piano biologico, sia su quello culturale. In parole povere la famiglia serve per consentire la procreazione, l’allevamento, l’educazione e la socializzazione dei figli, la produzione e il consumo dei beni e lo sviluppo dei legami affettivi.

Tutto quello che oggi viene spacciato per "famiglia" ma non corrisponde a questa definizione, semplicemente non è una famiglia. Il perchè si voglia adulterare il significato di questa parola è molto semplice ed è in perfetta coerenza con quanto già detto sopra: la famiglia soddisfa tutti i bisogni primari dell'individuo, se l'individuo è solo avrà dei bisogni e sarà schiavo di essi. Oggi lasciamo che i nostri figli vengano educati da sconosciuti, preferiamo rivolgere le nostre attenzioni agli oggetti anzichè alle persone che abbiamo accanto e siamo costretti a pagare cibo, risorse e ogni cosa di cui abbiamo bisogno.

C'è qualcosa di profondamente sbagliato in questo, ma ormai siamo assuefatti.


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