Contanti o carta di credito

Sabato 08 Settembre 2012

Il governo Monti il prossimo anno vuole impedire i pagamenti in contanti per importi superiori ai 50 euro, motivando questa scelta con il solito: "per combattere l'evasione fiscale".

Siamo in un paese dove l'evasione è sotto il 10% al nord, mentre al sud supera il 90%. Se l'attuale legislazione è applicata sia al nord che al sud con risultati molto diversi, siamo sicuri che cambiando le regole la situazione migliorerà? Non sarebbe forse meglio pensare a far funzionare le cose come sono?

Pensate che ci ci governa non lo sappia? Invece stiamo per costringere milioni di italiani a dotarsi di carte di credito e conti bancari. Chi può essere più contento di questo se non le banche? Guarda caso, l'ambiente da dove arriva Monti...

Non avere in mano il denaro causerà una perdita della percezione della nostra reale disponibilità economica. Chi non è abituato alla "carta magica" finirà con lo spendere facilmente più di quanto possa permettersi.

Inoltre potrebbe capitare, svegliandosi una mattina, che lo stato "che-ha-sempre-ragione" abbia prelevato i nostri esigui risparmi per ripagare per l'ennesima volta briciole di quel debito pubblico che continua a crescere di oltre DIECI milioni di euro ogni ora nonostante tutte le "spending review" fasulle di Monti.

La verità è che lo stato spende senza controllo e che ci sta trascinando sempre di più verso una voragine per ripagare a tutti i costi degli "investitori" che in realtà sono le stesse persone che avvallano le spese dello stato stesso.


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