Il pedoprostistupro minorile

Domenica 15 Maggio 2011

Oggi leggo su una pagina web che si definisce "testata giornalistica" il seguente titolo: "Pedofilia: arrestato il parroco di Sestri Ponente, per violenza sessuale su minore". Faccio una piccola ricerca e scopro che la notizia è riportata nello stesso modo anche su altri siti d'informazione.

Ovviamente i commenti alla notizia non si sprecano e tendono tutti a generalizzare il problema con affermazioni tipo "ecco, ho fatto bene a non far battezzare mio figlio" oppure "dovrebbero arrestarli tutti invece li fanno santi".

Decido quindi di intervenire anche io chiedendo delucidazioni alla redazione in merito al titolo "pedofilia", visto che la vittima è un ragazzo di sedici anni, non un bambino. La prima risposta che ricevo è deludente e fa chiaramente capire che aria tira in quella "redazione". Ecco la loro risposta: "fino a 17 anni e 364 giorni si è minorenni; anche Berlusconi veniva accusato di pedofilia nel caso Ruby".

Incredibile, non solo non si rendono conto di buttare ingiustamente benzina sulla questione dei preti pedofili, adesso tirano in ballo anche Berlusconi!

E' a causa di notizie come queste che la gente ormai pensa che fare sesso con un minorenne sia sempre reato. Ottimo, visto che in Italia l'età media del primo rapporto sessuale è di circa 15 anni direi che siamo in un paese di pedofili.

Fortunatamente la legge è chiara e semplice (strano): uno stupro è sempre uno stupro; ottenere favori sessuali in cambio di regali o denaro è prostituzione minorile; avere rapporti sessuali con bambini (meno di quattordici anni circa) è pedofilia.

Il mondo è "bello" perchè è vario: da una parte abbiamo sedicenni trasformati in bambini dalla stampa per inneggiare "al prete pedofilo"; dall'altra abbiamo loro coetanei che picchiano a morte un carabiniere per poter andare ubriachi al rave party del paese.

L'unico risultato concreto è che abbiamo trasformato l'opinione pubblica in una mitragliatrice impazzita che se la prende con educatori pedofili, cartoni animati violenti, giochi di ruolo satanisti e covi di pervertiti chiamati social network.

Così mentre i prodi genitori bruciano le streghe del terzo millenio stando comodamente seduti sui loro divani, ragazzini abbandonati trascorrono le notti facendo bellissime esperienze nel segno della new economy...

(segue aggiornamento)


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